Salta al contenuto principale

Ciclismo: perchè affidarsi ad un preparatore atletico laureato in scienze motorie?

Quante volte avete sentito discussioni a riguardo dell’importanza di una buona messa in bici, o di un’uscita di allenamento personalizzata?

 

In molti casi la risposta sembra scontata, ma spesso il fai da te non è mirato e non porta a grandi risultati. Si finisce per sprecar tempo e ritenere che il preparatore o il biomeccanico non servano a niente.

 

Se parliamo di biomeccanica, i motivi per affidarsi ad un esperto in grado di svolgere il proprio compito sono molteplici. La corretta posizione è mirata al benessere dell’atleta e anche chi pedala per lunghe distanze senza pensare alle gare, necessita di essere ben posizionato in sella, per evitare dolori o ancor peggio infiammazioni.

 

Per chi, invece, cerca la prestazione, il lavoro del biomeccanico sarà quello di trovare il giusto compromesso tra il comfort e la massima resa. Si potrà cosi limitare il dispendio energetico grazie ad una migliore aerodinamica e ad una minor perdita di forze.

 

Le tecniche sono molteplici: si passa dall’ormai antico filo a piombo ai recenti sensori che ci danno un feedback a 360° sulla pedalata del nostro ciclista, a favore della maggior ottimizzazione possibile.

 

Il preparatore atletico, invece, è fondamentale per stilare un piano di allenamento cucito sull’atleta ed ottimizzare cosi i tempi di cui ognuno dispone.

 

La personalizzazione degli allenamenti fonda le proprie basi proprio qui. Un altro aspetto fondamentale è quello che il preparatore, normalmente, valuta il cliente con un test e definisce cosi in che modo allenare l’atleta e seguendo quali parametri. Senza queste due analisi non è possibile creare un piano adeguato che porti a migliorare la prestazione.

 

Il preparatore inoltre, decide a priori periodi di carico e scarico e programma a lungo termine la stagione dei suoi atleti.

 

Non sarà quindi un’influenza stagionale o una gara saltata a far cambiare completamente i piani, ma eventualmente questi inconvenienti richiederanno solamente qualche piccola correzione nei lavori.

 

Posso dire che il preparatore pensa sul lungo periodo per portare l’atleta ad essere competitivo durante tutta la stagione, o per gran parte di questa.

 

Un amico, un forte maratoneta, mi diceva sempre: le due settimane precedenti la gara (maratona per lui) puoi solo fare danni.

 

Questo credo sia il succo del discorso. La periodizzazione fatta da persone esperte porta l’atleta ad essere competitivo per molti mesi e non, se va tutto bene, per una sola gara.

 

Da soli, mancando l’obbiettività, con l’avvicinarsi delle gare, ci sentiamo poco allenati e aumentiamo i carichi di lavoro, agendo proprio al contrario di quanto sta alla base della preparazione scientificamente predisposta dal professionista.

 

Per maggiori informazioni puoi contattarmi attraverso il modulo contatti del mio sito oppure inviando una mail a info@powerandride.it