Uscire in bicicletta con il freddo soprattutto quello intenso non è facile per un ciclista.
Anche i ciclisti più forti ed esperti trovano maggiori difficoltà nello svolgere allenamenti ed uscite con temperature rigide e umide, perché la muscolatura lavora in modo meno efficiente e l’organismo consuma parecchie energie per mantenere la temperatura corporea.
In questi casi sarebbe più opportuno una sessione di allenamento indoor ma se proprio non vuoi rinunciare all’uscita in bici, ti elenco di seguito alcuni consigli e accorgimenti per alleviare il freddo.
Vestirsi in modo adeguato e proteggere bene bocca e collo
La prima regola è vestirsi in base alle condizioni meteo in corso e soprattutto non indossare troppi capi d’abbigliamento. La cosa migliore è sicuramente vestirsi a cipolla o strati come preferite.
In salita per esempio è consigliabile spogliarsi i primi km ed avere un po’ di freddo, senza esagerare, e con l’aumentare delle pedalate e dell’intensità di sforzo raggiungere la temperatura ottimale.
Prestare attenzione a mani, piedi e collo! Essendo le parti più esposte al freddo e anche le più sensibili, se diminuiscono di temperatura, trasmettono la sensazione di freddo a tutto il resto del corpo.
Quando scegli i capi di abbigliamento invernale, dai preferenza a quelli capaci di trattenere il caldo ma anche di traspirare, in particolare per l’intimo. Un capo tecnico in queste giornate è fondamentale e ti consentirà di allenarti per molte ore.
Quando affronti le discese è opportuno indossare un gilet antivento o una mantellina.
Uscire nelle ore centrali della giornata e non esagerare con la durata dell’allenamento
In base ai tuoi impegni, prediligi le ore centrali della giornata: anche pochi gradi in più fanno la differenza!
Con temperature così estreme e rigide è meglio fare 2 o 3 ore fatte bene in alternativa a lunghe distanze, evitando quindi di fare rientro a casa completamente congelati con tutti i rischi del caso.
Scegliere percorsi intelligenti e salite brevi
Quando pianifichi il giro, scegli salite brevi e preferibilmente non in ombra.
Se percorri discese lunghe per tanto tempo mani e piedi si raffreddano velocemente e poi è molto più faticoso riportarle in temperatura. Attenzione poi ai tratti viscidi nelle discese in ombra.
Un consiglio: non fermatevi troppo dopo aver affrontato una salita, il sudore si ghiaccia velocemente e poi appena iniziate la discesa sono dolori…
Creme riscaldanti
Solo in caso di gran freddo, utilizzate creme riscaldanti per mantenere caldi i muscoli delle gambe, in particolare tibie e ginocchia, in quanto più esposte al vento freddo e con meno irrorazione sanguigna.
Se preferite potete usare un po’ di crema anche su fianchi e schiena. In molte gare al nord, quando le temperature sono basse e piove, questo è il rimedio che adottano molti professionisti.
Mangiare e idratarsi
Con il freddo poi è fondamentale mangiare e bere, proprio come in estate. Abbiamo detto prima che il consumo calorico è alto e quindi reintegrare ciò che si consuma sarà fondamentale anche per continuare a mantenere attivi i meccanismi di termoregolazione. Per abbinare idratazione e alimentazione potreste mettere le maltodestrine in borraccia cosi da introdurre liquidi ed energia allo stesso tempo. In gara dopo tante ore di freddo l’usanza è di mangiare un Mars. Lo vedrete fare sicuramente da molti Prof. Forse qui più per la testa che per il suo reale beneficio.
Per maggiori informazioni puoi contattarmi attraverso il modulo contatti del mio sito oppure inviando una mail a info@powerandride.it